A.T.I. Agrigento – Lettera aperta al Sindaco di Casteltermini




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CITTADINANZATTIVA

SEZIONE DI CASTELTERMINI

     

                                                       Al Signor Sindaco  del Comune di Casteltermini

 

 

Oggetto: : A.T.I. Agrigento – lettera aperta al SINDACO di Casteltermini

Viviamo in una nazione, dove il NON FARE, alla lunga paga e si capisce fin da subito chi riceverà i benefici, causati dall’immobilismo dell’ A.T.I. di Agrigento.

I 16 Comuni che avranno giovamento del NON FARE, sono coloro che non hanno consegnato le reti al gestore privato, i quali continueranno a pagare un costo irrisorio dell’acqua a danno  dei 26 Comuni che fin da subito hanno rispettato la legge.

L’ A.T.I. di Agrigento, in questo caso, sembra avere sposato in toto il pensiero di Tomasi di Lampedusa nel suo  Gattopardo.

Molto semplicisticamente, ” se si vuole cambiare tutto, occorre che il tutto resti come prima “.

Il pensiero, ci porta al teatrino a cui la gente assiste indifferente da tempo, sulla pubblicizzazione dell’acqua, a seguito delle ultime disavventure, capitate  al gestore privato.

Ma dopo cotanto immobilismo, come CITTADINANZATTIVA di Casteltermini, invitiamo il nostro Sindaco a prendere apertamente una posizione chiara ed inequivocabile sull’argomento, in special modo, dopo la fuoriuscita dall’ A.T.I. del Sindaco di Favara e il dissenso dimostrato da altri suoi colleghi.

Pertanto, vogliamo porre una particolare attenzione, su quanto accade nelle riunioni dei  43 Sindaci dell’A.T.I ( Assemblea Territoriale Idrica ) di Agrigento, poiché a tutt’oggi, i Sindaci, non sono riusciti a tracciare, un netto solco tra il passato, che sicuramente i cittadini non rimpiangeranno ( ci riferiamo prioritariamente agli abitanti dei 27 Comuni che hanno ceduto le reti a Girgenti Acque ) e un futuro, ancora tutto da definire.

Ma malgrado la stragrande maggioranza della collettività, tramite un referendum, si sia espressa in maniera chiara ed inequivocabile a favore della gestione pubblica del prezioso liquido, tutt’ora, l’acqua, rimane oggetto di mercificazione, ad opera, non solo dei gestori locali, ma, cosa ancora più grave, da parte di SICILIACQUE S.p.A., società a capitale misto, pubblico ( vedi regione Sicilia ) e privato, dove la Regione Sicilia, per rimediare ai disastri del passato, sicuramente potrebbe fare sentire in modo autorevole ed incisivo la propria voce, al fine di abbassare il costo finale dell’acqua a favore dei gestori locali.

Ma in Italia e forse in modo particolare in Sicilia, il NON FARE, permette al politico di turno, di NON SBAGLIARE e siccome non esiste una specifica norma di legge, che punisca chi non fa, ma anzi, a volte, si possono subire spiacevoli conseguenze, dalle decisione prese, si preferisce optare per la teoria che abbiamo precedentemente citato, praticamente, cambiare tutto per non cambiare niente, cioè NON FARE.

Ultimamente a quanto ci risulta, all’interno dell’A.T.I., c’è anche uno stallo che provoca una netta contrapposizione tra chi chiede, in caso di passaggio della gestione idrica ai Comuni, che gli stessi, Comuni, si facciano carico dei circa 350 dipendenti di Girgenti Acque ( compresi i dipendenti di eventuali aziende ad essa collegata ) e chi, in particolar modo i Comuni che abbondano di personale, non ne vogliono assolutamente sapere, adducendo come motivazione, un ulteriore aggravio di spesa a carico dei cittadini.

Inoltre, alcuni sindaci, paventano la NON legittimità di una eventuale assunzione diretta del personale, che comunque asseriscono, dovrebbe trattarsi di lavoratori altamente qualificati ed essere, in ogni caso, assunti attraverso un concorso pubblico.

Sicuramente, anche questa delicatissima problematica si deve affrontare, anche coinvolgendo la Regione Sicilia, la quale ha il potere di legiferare in merito.

Noi comunque auspichiamo, che il tutto si possa superare nel breve periodo, con una soluzione soddisfacente per tutte le parti coinvolte nella vicenda.

Pertanto, tramite in nostro primo cittadino, invitiamo tutti gli attori che hanno un ruolo determinante nella definizione della materia, ad un atteggiamento responsabile e dignitoso, finalizzato esclusivamente alla tutela della collettività che rappresentano.

Ponendo finalmente fine ad una gestione esosa, che ha portato il costo dell’acqua nel nostro territorio, a livelli proibitivi, non più sostenibili dalla popolazione.

06.05.2019

CITTADINANZATTIVA Casteltermini




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