RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il presidio permanente dei dipendenti del Consorzio di Bonifica Agrigento 3 si allarga. Dopo quello già in corso presso la sede operativa di contrada Spataro, i lavoratori hanno dato il via a una nuova forma di mobilitazione anche a Cammarata. Si tratta di un segnale forte, lanciato dal personale consortile, esasperato per una situazione ormai divenuta insostenibile.
Alla base della protesta ci sono i mancati pagamenti degli stipendi, una problematica che si trascina da diversi anni e che ha raggiunto livelli non più tollerabili. È necessario arrivare a una soluzione definitiva, perché questa condizione di precarietà sta diventando insostenibile per tutti i dipendenti, molti dei quali sono padri di famiglia e mariti che portano avanti con dignità il loro lavoro.
Ma a questa situazione già critica si aggiunge un ulteriore allarme: con lo stato di agitazione in corso, oltre al rischio concreto di sospensione dell’irrigazione nei territori agricoli serviti, c’è anche la possibilità del blocco del servizio di erogazione di acqua potabile per uso zootecnico gestito dalla sede di Cammarata. Un servizio fondamentale che interessa i comuni di San Giovanni Gemini, Cammarata, Vallelunga Pratameno e Valledolmo, coprendo un’estesa rete acquedottistica di oltre 50 chilometri. La sua eventuale interruzione comporterebbe gravi ripercussioni per numerose aziende zootecniche del territorio, oltre che per molte utenze private che ne dipendono quotidianamente.
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