Casteltermini, 16 aprile 2025 – Una mattinata all’insegna delle tradizioni e dei riti pasquali si è svolta presso la sede “Liceo” di Casteltermini dell’IISS “Archimede”, dove si è tenuto il seminario dal titolo “Scuola, tradizioni, territorio”.
La giornata è stata aperta dai saluti della Dirigente Scolastica, prof.ssa Giusi Gugliotta, che, pur impegnata nella sede di Cammarata, ha voluto comunque far giungere il proprio messaggio agli studenti, esprimendo il suo plauso per una manifestazione che coinvolge attivamente scuola e territorio.
Linda Mancuso, responsabile di plesso, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del legame con la tradizione, ricordando come la scuola debba essere un’agenzia culturale a tutto tondo, non limitata alla sola didattica.

Numerosi gli argomenti trattati: dagli Altari della Reposizione con i tradizionali lavureddi, a scopo propiziatorio per il raccolto estivo – illustrati dai moderatori Carmelo Sciarrabone e Michele Rondelli – alla processione notturna, spiegata da Rosetta La Mendola e Katia Lo Re, che ha raccontato la storia di questa una particolare forma di Via Crucis.
A sorpresa, da un punto non precisato dell’istituto, hanno fatto irruzione due tamburi che, risuonando lungo il percorso, sono sbucati alle spalle del tavolo dei relatori, allestito all’esterno per l’occasione. A suonare la tammuriniata del Venerdì Santo, due maestri d’eccezione: Luigi Cordaro e Federico Spoto. Un momento fortemente evocativo, reso ancora più significativo dalla spiegazione che ne è seguita, dedicata alla trasmissione dei codici sonori caratteristici delle feste popolari.
Durante gli interventi, i signori Enzo Modica (Comitato Grazia), Totò Lombardo (Comitato di Santu Sarvaturi) e Carmelo Varsalona hanno realizzato un autentico arco di Pasqua in miniatura, illustrando tecniche e materiali tradizionali. L’alloro e il rosmarino, raccolti da Pippo Licata, sono stati utilizzati per la costruzione.
Nel suo turno di parola, Enzo Modica ha spiegato con dovizia di particolari non solo come si costruiscono gli archi, ma anche le dinamiche interne ai comitati e lo spirito di sana competizione tra i quartieri, che però non impedisce la collaborazione, anzi ha sottolineato come proprio Totò Lombardo aiutò, nel primo anno di costituzione, il Comitato della Grazia nella realizzazione degli Archi di quartiere.

Gaetano Mondello (Comitato San Giuseppe) ha invece parlato delle connessioni tra le diverse festività organizzate dal comitato, soffermandosi in particolare sulla processione della Vara con il Cristo Morto. Grande curiosità hanno suscitato anche i racconti su i muzzuna e la curdedda. L’intervento si è concluso con un appello ai giovani affinché partecipino attivamente alla vita dei comitati.
Molto suggestiva anche la presenza degli Incappucciati della Confraternita di Gesù e Maria. L’abito tradizionale è stato indossato da Totò Lombardo, mattatore della giornata, e descritto nei suoi dettagli storici da Giuseppe Licata, che ha chiarito anche alcuni aspetti complessi delle processioni. Vincenzo D’Angelo è poi entrato nei particolari della Confraternita di Gesù e Maria.

Se non c’è festa senza tamburo, non c’è festa senza i dolci tipici, la prof.ssa Valeria Nicastro, coadiuvata dalle alunne della IA Denise Cunetto e Maraya Capozza, che hanno spiegato alla perfezione la natura e l’origine dei “cannilera” e delle “picuredde”, si è occupata di questo particolare segmento della festa, che all’assaggio è risultato ottimo!
Molto gradita la presenza di Don Giorgio Casula, che ha offerto una riflessione profonda sul concetto di “Tradizione”, analizzandone i significati e ponendo l’accento sugli aspetti liturgici. Don Giorgio ha poi invitato tutti a partecipare alle celebrazioni in chiesa per vivere pienamente questo tempo forte per la fede cristiana.
A fare da ponte tra i riti pasquali e la Festa di Santa Croce sono stati i maestri del tanburo Cordaro e Spoto che, insieme al signor Calogero Lo Re, hanno proposto la tammuriniata e la vanniata. Lo Re, vera e propria leggenda locale, ha anche intonato una serie di brindisi augurali in stile scherzoso, tipici della Festa di Santa Croce, suscitando l’entusiasmo dei ragazzi presenti.
La mattinata si è conclusa con l’esibizione del Tataratà, presentato da un quartetto affiatato di studenti: Davide Acquisto, Gaetano Calderone, Vincenzo De Marco e Antonino Provenzano, membri del “Gruppo Folklorico Tataratà – Presidente Dr. Galione”, al quale va un sentito ringraziamento, in particolare a Orazio Ciccone per la disponibilità e la cortesia.

L’impianto audio è stato curato dal tecnico Carmelo Cusumano. Le riprese sono state realizzate dagli alunni della II B, Michelangelo Mingoia e Christian Schillaci, mentre la logistica è stata curata dai collaboratori scolastici Salvatore Bruno, Fede Plano, Salvatore Salamone e Franco Buccheri.
L’evento è stato coordinato dai docenti Carmelo Sciarrabone e Michele Rondelli, con il supporto organizzativo di Anna Licata e Maria Rita Vattano.
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