Il CIF di Casteltermini per la scuola

Riceviamo e pubblichiamo

Un sincero ringraziamento alle donne che fanno parte del CIF (Centro Italiano Femminile) di
Casteltermini e in particolar modo alla Presidente sig.ra Dora Roccaforte per il prezioso dono
fatto a beneficio di tutti gli alunni dell’I.C. de Cosmi di Casteltermini. La Dirigente dott.ssa
Graziella Parello e tutto il personale scolastico esprimono la loro gratitudine per il materiale
pervenuto a scuola: album, compassi, squadrette, matite colorate e tantissimi altri utili
strumenti per le attività didattiche.
Il CIF che opera già da diversi anni sul territorio castelterminese, promuove attività culturali,
sociali e civili che mirano al raggiungimento di un importante obiettivo umano: la pari
opportunità tra uomini e donne. Organizza incontri di spiritualità, di socialità su
tematiche socio-politiche, convegni, progetta corsi.
L’impegno del Centro è sempre volto a creare spazi di comunicazione e di confronto che
consentano alle donne di dibattere, approfondire i problemi delle nostre comunità e di
contribuire alle decisioni che su di esse incidono. La società contemporanea pone delle sfide
importanti per vincere le quali serve forte consapevolezza nel difendere e sostenere in
corresponsabilità con l’uomo il valore della vita e della famiglia.
Con tenacia ed inesauribile interesse verso l’Altro, le socie operano capillarmente su tutto il
territorio, portano avanti battaglie difficili, indagando l’universo femminile ne focalizzano
risorse e potenziale ma anche croniche debolezze e drammatiche fratture.
Il CIF nazionale ha una storia straordinaria che affonda le sue radici nel 1944 quando bisognava
ricostruire il Paese attraverso la partecipazione, la solidarietà, promuovendo valori e principi
con una forte matrice cristiana: solidarietà, giustizia, pace, integrazione. Le donne italiane del
CIF con il loro insostituibile contributo hanno segnato la nascita e la crescita della democrazia
in Italia nonché la coesione della comunità nazionale. Una comunità sana ed eticamente sicura
può forse ignorare quel servizio di prossimità che è offerta disinteressata di aiuto a coloro che
affrontano le difficoltà nella gestione quotidiana della vita personale e/o familiare?