Riceviamo e pubblichiamo
Fortemente voluta dai giovani è ripresa quest’anno, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, la “Vendemmia Antimafia” di Casteltermini in contrada Fontanafredda – bene confiscato al boss Licata di Grotte e ora gestito dall’associazione Libera di Vittorio Avveduto .
La cerimonia era stata interrotta a causa della pandemia Covid e si è svolta in forma sobria ma significativa.
Il Sindaco Gioacchino Nicastro, il Dirigente Scolastico dell’IISS Archimede Prof. Antonino Pardi e dell’IISS Madre Teresa di Calcutta Prof.ssa Graziella Parello, il Direttore della sede Coordinata di Casteltermini Prof. Francesco Lo Muzzo, il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Capozza, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e alle Politiche Giovanili Avv. Alessandra Palmeri, il Presidente della Consulta Giovanile Giuseppe Consiglio e il presidente della cooperativa Giovanni Lo Iacono e dell’associazione Libera Vittorio Avveduto, il Comandante della stazione dei Carabinieri Giuseppe Lavecchia e della polizia municipale Giuseppe Sardo, prendendo parola, hanno sottolineato il valore simbolico e soprattutto educativo che la manifestazione ha per le nuove generazioni, consapevoli che la mafia è un fatto umano destinato ad essere sconfitto, riferendo a noi ragazzi un messaggio positivo fondato sulla legalità e la speranza.
Compito precipuo dei ragazzi, futuri rappresentanti della società civile, è quello di appropriarsi del loro avvenire attraverso principi di legalità e di lotta alla mafia e con ogni forma di sopraffazione.
Bello anche l’intervento dell’arciprete Don Carmelo Lo Bue, che si è soffermato sui valori etici a cui deve ispirarsi l’uomo coinvolgendo i partecipanti in un sentito momento di raccoglimento e preghiera.
Subito dopo ha avuto inizio la vendemmia, con gli studenti e i docenti provenienti da tutte le scuole di Casteltermini che si sono addentrati nella vigna a raccogliere l’uva simbolo di rinascita, di pace, gioia e Rinascita sulla Morte. Con la sua abbondanza l’uva riporta la vita dove sembrava che non potesse più esserci.
Le alunne dell’IISS “Archimede”: Michela Caruana, Marika Pellitteri e Maria Termini.
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