La paura si è impossessata di tutti noi in questi giorni in cui su tv, giornali e social network si rincorrono notizie non certo rassicuranti. Fra le tante misure restrittive adottate dal Governo vi è anche quella della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado almeno sino al 3 aprile, ma probabilmente questa data slitterà. Tutti gli studenti sono stati invitati a seguire le lezioni via web, la cosiddetta didattica a distanza, decisione adottata sia per non rimanere indietro con i programmi ministeriali e sia, soprattutto, per non tranciare di netto quel rapporto scuola-studenti che di solito permane ininterrottamente da settembre a giugno.
Gli studenti delle medie e delle superiori, avendo un po’ di dimestichezza col pc, hanno subito interagito (anche a mo’ di gioco, penso io) con i docenti. Mi hanno raccontato di connessioni che vanno e vengono, di ragazzi che seguono direttamente da sotto le coperte, delle risate nello sperimentare un metodo nuovo di insegnamento e di studio. Poi il tutto si è stabilizzato, è subentrata la normalità.
Mi sono quindi chiesta: “E i bimbi delle elementari? Come hanno reagito a questa serie di eventi? Cosa sanno in merito all’epidemia in corso? Com’è stato il loro impatto con la didattica a distanza?”
In mezzo al trambusto, tra la pubblicazione di comunicati ufficiali, la smentita delle fake news, i messaggi allarmanti ed allarmistici che mi arrivano nelle chat, ho pensato che un sorriso avrebbero potuto strapparcelo solo i bimbi con la loro spontaneità ed il loro prendere la vita con leggerezza. Ho quindi contattato due mie amiche: Maria Pia è semplicemente una mamma, Valeria è anche una professoressa, quindi più che mai impegnata in questo cambiamento rivoluzionario avvenuto a scuola.
Anche in questo caso si tratta di un’intervista a distanza. Avrei tanto voluto vedere le espressioni assunte da Aurora (figlia di Maria Pia) e da Alessandra (figlia di Valeria) fra domande e risposte, ma le misure adottate dall’Italia non lo hanno consentito. Quindi ho delegato le mamme (che sono anche cognate) di fargliele al posto mio.
Aurora Nicastro e Alessandra Ferlisi, cugine, 9 anni, frequentano la stessa classe, la III B dell’I.C. De Cosmi di Casteltermini.
Cos’è il Coronavirus?
Aurora: è un brutto virus che ha colpito molte persone nel mondo.
Alessandra: è una brutta malattia che sta contagiando molte persone.
Perché secondo voi la scuola ha chiuso?
Aurora e Alessandra: per evitare che, stando a contatto con i compagni, possiamo dimenticare le norme che la maestra ci ha letto in classe e ci possiamo contagiare. Se ci contagiamo poi questo virus lo possiamo portare a casa, per esempio ai nostri nonni che sono anziani.
Come trascorrete i giorni a casa?
Alessandra e Aurora: quando non facciamo i compiti ci annoiamo perché non possiamo uscire e fare lo sport che ci piace (Aurora fa danza e Alessandra ginnastica artistica).
Alessandra: ho anche dovuto rinunciare alla mia gara perché a causa di questo brutto virus è stata annullata!
Alessandra e Aurora: allora abbiamo trovato un modo per passare il tempo quando non possiamo stare insieme… usiamo i nostri telefoni cellulari e in videochiamata stiamo leggendo una pagina ciascuno de “Il piccolo principe”.
Sapevate già usare il computer?
Alessandra e Aurora: sì, già lo sapevamo usare, ma lo usavamo solo per giocare. Ora invece la mattina, con l’aiuto delle nostre mamme, ci colleghiamo al registro elettronico, controlliamo se le maestre ci hanno mandato i compiti, li scarichiamo e piano piano ci mettiamo a lavoro.
Aurora: io la mattina mi sveglio, mi preparo e subito accendo il computer con la curiosità di vedere quali compiti devo svolgere.
Alessandra: a casa mia la mattina c’è un po’ di confusione perché oltre a me, anche mia sorella deve collegarsi per vedere i compiti e anche mia madre che fa l’insegnante deve collegarsi con i suoi alunni.
Vi mancano le maestre ed i compagni?
Alessandra e Aurora: sì, ci mancano molto i nostri compagni e anche le maestre. Era bello stare insieme tutta la mattina, ridere e scherzare!
Vi sentite ogni tanto?
Alessandra e Aurora: con alcuni compagni abbiamo un gruppo whatsapp che usiamo per giocare a minecraft e ogni tanto parliamo un po’ ma non è lo stesso di vedersi ogni giorno e stare insieme!
Che messaggio volete inviare ai bambini di Casteltermini che per ora si trovano a casa come voi?
Aurora: auguro a tutti i bimbi di Casteltermini di stare tranquilli che se si osservano tutti i divieti presto potremo ricominciare ad uscire tranquilli. In pratica dobbiamo stare a casa, lo so che per noi bambini non è facile ma dobbiamo farlo obbligatoriamente per non essere contagiati.
Alessandra: auguro a tutti i bambini di Casteltermini di continuare a stare bene senza il corona virus e per farlo dobbiamo continuare a osservare tutte le indicazioni. Soprattutto dobbiamo uscire di casa solo se è una necessità e ci dobbiamo lavare le mani tante volte al giorno.
Alessandra e Aurora: se stiamo attenti presto passerà tutto e potremo ritornare a scuola e a fare tutto ciò che ci piace. Ci ricorderemo sempre di questo brutto periodo per tutto il mondo che ci ha fatto molta paura.
Facciamoci contagiare dalla positività di Aurora e Alessandra. Insieme, col tempo, con la collaborazione di tutti, rispettando le disposizioni emanate dal Governo, si può. Ne usciremo e ne usciremo più forti di prima.
Forza Casteltermini, ce la farai anche stavolta!
#IORESTOACASA
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