RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
L’inclusione sociale passa anche attraverso lo sport. E a testimoniare questo dato di fatto è l’esperienza vissuta dei minori stranieri non accompagnati ospitati dalle due strutture di seconda accoglienza, gestite dalla Cooperativa Sociale “La Grande Famiglia” nel comune di Casteltermini. I minori hanno accolto con entusiasmo la proposta di partecipare al torneo di calcio giovanile estivo del paese, sfidandosi con altre squadre del territorio, al fine di potersi integrare pienamente e sviluppare maggiori relazioni amicali. Una delle sfide più difficili per gli immigrati infatti è l’inserimento nel territorio di destinazione e, tra le tante iniziative a favore dell’integrazione messe in atto dagli Educatori che si occupano di loro, risalta quella proposta dall’educatore Dottor Calogero D’Alessandro di inserire i minori stranieri alla partecipazione del torneo calcistico sponsorizzati dall’attività commerciale “Il Capriccio” di Giuseppe Sanfilippo. I minori hanno formato una squadra e hanno, nonostante la mancanza di un costante allenamento, mostrato di possedere grandi capacità e competenza nel gioco ma soprattutto si sono divertiti e sentiti accolti e riconosciuti come membri della comunità castelterminese. Quest’anno le squadre di calcio hanno fatto in modo di divenire simboli di aggregazione tra culture diverse e promotori di speranza e opportunità di uguali diritti senza discriminazione di lingua, religione e razza. Casteltermini conferma ancora una volta il suo spirito umanitario e di accoglienza. Il gioco del calcio come strumento di inclusione e uguaglianza è una realtà sempre più crescente che va oltre l’aspetto agonistico e sempre più verso pari opportunità, partecipazione e superamento delle barriere.

Questo sport racchiude in sé un valore inestimabile di promozione a comportamenti eticamente corretti come il rispetto delle culture che esalta il valore delle differenze attraverso il superamento di qualsiasi forma di discriminazione, educa ai valori ed incoraggia la comprensione delle regole, del senso di aggregazione, dello stare insieme, della sana competizione e anche del puro divertimento. L’obiettivo principe della partecipazione al gioco mira a favorire i processi di inclusione e integrazione all’insegna dell’interculturalità. Un’esperienza sicuramente utile sia ai giovani castelterminesi che ai minori stranieri che si sono stati protagonisti attivi non solo del gesto sportivo ma di socializzazione e conoscenza, creando nuove amicizie e legami interpersonali. Alla fine del torneo che ha visto i minori stranieri arrivare alle semifinali e classificarsi al terzo posto, ciò che viene da loro espresso insieme al Dottor D’Alessandro, durante le varie interviste, riguarda non tanto l’essere arrivati fino alla fine ma aver vinto in maniera simbolica già alla prima partita con la possibilità e la disponibilità ad averli fatti partecipare e regalato, in tal modo, delle giornate nuove e piene di svago, gioia e integrazione. Indubbiamente i ragazzi della “Grande Famiglia” hanno segnato un meritato e lodevole goal nel cuore di Casteltermini.
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