23 maggio 1992 ore 17.58, autostrada A29, nei pressi di Capaci, nel territorio di Isola delle Femmine, gli attentatori alla vista del corteo delle blindate con a bordo Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e la scorta, decidono d’attivare l’esplosivo che avrebbe poi procurato la strage.
Dopo di ciò una pioggia di asfalto e detriti.
Un piano ben preparato quello ordito ai danni del giudice e di sua moglie, dopo l’attentato fallito nel 1989, il piano per la strage di Capaci fu architettato nel 1991, il tutto diretto da Salvatore Riina, con l’ausilio del braccio operante: Brusca.
“Il vigliacco muore più volte al giorno, chi ha coraggio una volta sola” questa è la frase testamento di Giovanni che era ben conscio del suo futuro.
Tutto ebbe inizio lì, la vera bomba fu la sua morte che risvegliò tutta la Sicilia.
La Mafia esiste, ma non è il destino della mia amata terra.
Nessuno vuole essere Giovanni, perché essere lui è sempre stato scomodo, perché la “Sacra legge dell’omertà” omette il buon senso della lotta a Cosa Nostra.
Siamo concentrati sul rumore dell’esplosione di quel pomeriggio, sul cercare di non rimanere mai senza parole in un giorno come questo, perché si sa Cosa Nostra, l’omertà, il clientelismo si combattono solo alcuni giorni l’anno e uno di quei giorni è proprio oggi.
Oggi è il giorno del ricordo, ma non ci saranno “Navi della legalità”, cortei diretti all’ “Albero della Memoria”; questo non significa che oggi Cosa Nostra non si combatte, lo si fa tutti i giorni e a tutte le ore, dando il buon esempio, comportandosi “civilmente” e per il bene del senso comune, denunciando e non omettendo, non cadendo nel più orribile dei compromessi.
Oggi non è il giorno per battersi il petto, predicare bene e razzolare in modo pessimo, oggi come ieri e come domani è il giorno del “non scendere a compromessi”.
Nessuno vuole essere Giovanni, Francesca, Vito, Rocco, Antonio, perché di Mafia si muore ed è ciò che avviene nel momento in cui la nostra bocca rimane cucita davanti alle ingiustizie.
Nessuno vuole essere Giovanni, perché è più semplice essere ciechi, sordi e muti!
Nessuno vuole essere Giovanni, perché Giovanni non era un vigliacco.
N.B. Vista l’impossibilità di organizzare cortei e raduni, gli studenti e i cittadini sono invitati ad affacciarsi dai balconi di casa appendendo un lenzuolo bianco, solo in questo caso stendiamo un lenzuolo bianco, per ricordare, perché se il ricordo vive l’azione criminosa muore o perde potenza.
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