Nascere al tempo del Coronavirus: «La vita è più forte della pandemia»

É stato un anno che l’umanità non riuscirà mai a dimenticare, il Coronavirus è già entrato nella storia attraverso le pagine di giornali, libri e web: il ricordo della pandemia sarà tramandato alle generazioni future, alle generazioni che avranno avuto la fortuna di non averla vissuta. Un anno bisesto il 2020, un annus horribilis che ha lasciato alle spalle dolore e sgomento nella vita delle persone, che ha insegnato a vivere da soli e morire da soli, ma anche a nascere da soli. 

È per questo che la storia del 2020 è anche una storia intrisa di tenerezza, è la storia di piccoli esserini che, sfidando un anno davvero terribile, sono venuti al mondo non temendo il pericolo che l’umanità stava correndo: i loro piccoli occhi si aprivano ad un mondo sconosciuto così come sconosciuto era il virus contro cui il mondo stava combattendo.

I bambini venuti alla luce nel 2020 sono tra noi per cancellare un po’ di quel dolore che questo maledetto virus ci ha costretti a sopportare. Le loro mamme, private della vicinanza del partner durante il travaglio (ricordiamo, che nella prima fase della pandemia, i padri venivano ammessi solo in sala parto), hanno saputo creare una nuova forma di condivisione e responsabilizzazione tra di loro, molto femminile, quasi tribale.

“Le mamme 2020” di Casteltermini vogliono far conoscere alla nostra comunità i loro bimbi, la forza che le ha unite – anche se soltanto virtualmente – nell’anno appena trascorso, il coraggio che hanno avuto nell’affrontare in completa solitudine il periodo più bello della vita di una donna, private della vicinanza di mamme, sorelle e fratelli, parenti e amici, un parterre di persone che riveste un’importanza fondamentale per la donna sia durante la gravidanza che durante il parto.

Le mamme e i bambini che sono nati in questo grande caos sono un inno alla vita, perché ancora una volta l’uomo ha dimostrato che l’amore vince su tutto e sono soprattutto un segno di grande speranza, quella speranza che tutto il mondo, e in particolare Casteltermini, non deve perdere mai.

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