RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Imparare a vivere in un nuovo contesto, in un Paese straniero, rappresenta per minori soli un percorso contrassegnato da una serie di difficoltà. Alcune riguardano il senso di perdita e di vulnerabilità rispetto ai legami sociali significativi segnati oggi dalla distanza fisica. Altri sono dipendenti dal senso di incertezza generato dal fare i conti con le molteplici pratiche amministrative che definiscono il periodo di transazione verso l’età adulta. Ogni giorno vi sono nuove relazioni sociali e istituzionali da stabilire, mentre si fanno i conti con la lingua da imparare e un nuovo contesto formativo e di orientamento al lavoro a cui pensare. A partire da queste considerazioni, un gruppo di Educatori Professionali ha deciso, tra le tante iniziative svolte, di attuare un Progetto socio culturale e ricreativo finalizzato all’integrazione e all’inclusione dei minori stranieri presenti nel territorio castelterminese.

Così ha preso il via giorno 3 maggio il Progetto intitolato “Integrarsi creando: l’arte non ha confini” per i MSNA accolti nelle Strutture di Accoglienza “Hope” e “Ubuntu”, nate grazie alla Cooperativa Sociale “La Grande Famiglia” di Naro e al senso umanitario e non solo professionale della Rappresentante Legale e Presidente Dottoressa Valentina Zarcaro, ormai un punto fermo nella realtà dei processi migratori che riguardano questi giovani ragazzi. Una grande famiglia, quindi, che viene volentieri accolta a braccia aperte da un ulteriore punto fermo a Casteltermini, rappresentato dall’Associazione “Anna dei Miracoli” ONLUS con la sua Rappresentante Legale e Presidente, Signora Rosalia Del Popolo e l’Esperto d’Arte, nonché Presidente dell’Associazione Archeologica Castelterminese A.A.C., Salvatore Rizza che, da anni, sono attivi nella comunità con il loro laboratorio di ceramica e le svariate attività educative, ludiche e di socializzazione, dove i giovani del paese possono sviluppare le loro capacità artistiche, potenziare la creatività e l’aggregazione, attraverso la lavorazione manuale dell’argilla e la creazione di oggetti in ceramica. Per entrambe le parti coinvolte l’obiettivo principale è la Prevenzione del Disagio Sociale delle fasce di soggetti più svantaggiate e deboli. Se ci soffermiamo a riflettere a come nella società odierna, le relazioni sono ritenute fondamentali per il benessere psicofisico dell’individuo e nella quale si lotta tanto per la realizzazione di forme di inclusione adeguate, prive di discriminazione e differenze etniche e culturali, si intuisce immediatamente che lo scopo del progetto è quello di contrastare le forme di isolamento e di emarginazione, in questo caso specifico, per i minori stranieri non accompagnati che, ormai, da anni, approdano nella nostra terra in cerca di un futuro migliore e di una qualità di vita dignitosa, lontano da guerre, criminalità, oppressioni politiche, povertà, stenti e impossibilità a vivere una adolescenza spensierata. Il Progetto intende promuovere un percorso di crescita attraverso un efficace inserimento e una piena integrazione all’interno del territorio di appartenenza attuale, utilizzando l’arte come approccio transculturale, in quanto essa non conosce confini o limiti razziali ma permette la libera espressione creativa e della propria personalità, a prescindere dal colore della pelle, della lingua, delle modalità di pensiero o dalla religione, ma vede, invece, nelle diversità gli elementi universali che favoriscono l’ arricchimento culturale e la possibilità di dipingere il mondo con occhi sempre nuovi. Definito ed elaborato dalla Dottoressa Rosanna Rizzuto, sulle esigenze dei destinatari, in un costante confronto professionale con La Dottoressa Lucia Capozza, efficiente Coordinatrice delle Strutture di Accoglienza, il corso vedrà impegnati i giovani minori stranieri non soltanto con la realizzazione di opere d’arte ma, anche, con la conoscenza socio culturale del paese che li ospita, attraverso visite ai Musei, Monumenti, vie e borghi antichi, passeggiate ecologiche, grazie alla collaborazione dell’Associazione Archeologica Castelterminese e favorire, altresì, l’interculturalità.

Una grande iniziativa da parte di tutti gli Educatori Professionali che quotidianamente vedono come questi ragazzi si interfacciano alla loro nuova realtà sociale, cercando di adattarsi e imparare nuovi modi di vivere e nuove tradizioni, vogliono far in modo che le parole “Accoglienza”, “Integrazione”, “Inclusione”, “Pari Opportunità”, “Prevenzione, cura e benessere”, non siamo solamente termini di uso quotidiano che, spesso, sono difficili mettere in pratica, ma che prendano forma tangibile come quando la materia prima dell’argilla viene lavorata e trasformata in qualcosa di prezioso e unico. Come prezioso e unico è ogni singolo adolescente che cerca di trasformarsi in un adulto autonomo e cittadino del mondo, senza distinzione di razza, come citato dalla nostra Costituzione Italiana e che Casteltermini mette in atto con senso civico e disponibilità a cooperare per il miglioramento della società in cui i suoi cittadini vivono.